Skip to main content

“I diversi sono quelli per cui noi siamo diversi”. Lo diceva Jannacci, intervistato in mutande sotto la doccia tenendo in mano un microfono tutto fasciato nella plastica. Ieri sono andata a vedere quel documentario su di lui che è girato in sala pochi giorni e sono tornata a casa con questa frase in testa.

Anche ieri mi hanno chiesto “Ma chi te lo fa fare di avere un’azienda? Per me dovresti farti assumere”.

E il giudizio incluso in questa domanda retorica mi ha fatto pensare al cambio di prospettiva che suggeriva Jannacci: provare a considerare che se qualcosa ci sembra diverso, siamo noi quelli strani.

Me lo tengo a mente per la prossima volta che mi sembrerà strano continuare a fare il dipendente anche se hai voglia di costruire qualcosa di tuo.