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Come fare un benchmark prima di iniziare a fare sviluppo prodotto.

Mi sto ritagliando del tempo insindacabile per lavorare sui nostri prodotti proprietari.

In questi giorni ho approfondito come fare un benchmark.

Facciamolo bene, non lasciamo che occupi lo spazio di una nota sul cellulare e facciamolo con una struttura.

Ecco le informazioni che ho trovato su tutti gli approcci per fare un bel benchmark.

  • Benchmark competitivo:
    Abbastanza parlante, è il benchmark che facciamo sui competitor diretti.
  • Benchmark funzionale:
    Studia funzioni che possono applicarsi al nostro scenario ma che vengono da altri settori di mercato.
  • Benchmark qualitativo:

Valuti la user experience, l’usabilità e l’accessibilità di una short list di competitor e comparable.

Di questi aspetti non puoi sceglierne solo uno. Puoi decidere quanto spazio dare a ciascuno ma non considerarli ti fa partire con un pezzo in meno di conoscenza.

Di sicuro un benchmark ben fatto è qualcosa che non puoi liquidare in un paio di slide.

Ma ne vale la pena.

Il valore aggiunto di investire più tempo per fare un benchmark strutturato è:

  • corretto dal punto di vista metodologico per il product design. Che comunque mettilo lì: seguire la metodologia ti posiziona perché quelli bravi non fanno le cose a capocchia.
  • La killer feature, la vuoi? Non la troverai sotto un cavolo, prima devi immaginarla guardando cosa fanno gli altri.
  • Capire il market fit e toglierlo dalla soggettività del singolo: mai più “questa app spaccherà perché il CEO ha letto un paper dell’università del Massachusetts”.

E anche oggi mi eclisso dalle call per dedicare tempo al nostro sviluppo prodotto.